La Steel Guitar – o la sua più evoluta versione Pedal Steel Guitar – è uno strumento musicale che, se pur utilizzato in tanti stili musicali, viene comunemente assoggettato alla Country Music e alle sue svariate varianti.
Come ogni strumento possiede una sua specifica identità e come tale possiede una voce, che a sua volta si distingue per una sonorità, e quella sonorità molte volete rappresenta un popolo.
Il suono della Steel Guitar è il marchio di fabbrica della musica Hawaiana, ma quando parlo di musica Hawaiana dobbiamo escludere le Hawaii da questo. Perché rappresenta la popolazione al di fuori della loro terra, e quello che gli Hawaiani hanno fatto, portando quello strumento in giro per il mondo.
Steel Guitar: la storia
Era una mattina come le altre a Laie, un piccolo villaggio nei pressi di Honolulu, Hawaii quando un ragazzo di appena undici anni di nome Joseph Kekuku stava camminando per la strada con la sua chitarra spagnola (spanish guitar) quando raccoglie da terra una vite a bullone trovata ai suoi piedi, e forse per gioco, o forse per noia, la appoggia sulla corda della sua chitarra e facendola vibrare, sentendo improvvisamente un suono piacevole.
Partendo da una nota sul manico, si è accorto che poteva arrivare alla nota successiva semplicemente facendo scivolare quel bullone da un tasto all’altro, senza usare le dita.
Da quel giorno ha impugnato quel pezzo di ferro arrugginito nella sua mano sinistra, tenendo la chitarra sdraiata sulle ginocchia, iniziando a suonare quello che sarebbe diventato un nuovo strumento.
Era il 1885 e stava nascendo la Steel Guitar.
Joseph Kekuku passava le sue giornate all’ombra delle palme, a suonare la chitarra in quel modo trasformando quel modo così bizzarro di suonare la chitarra in un vero e proprio metodo d’esecuzione e stile personale.
Cercò da subito di migliorare questa cosiddetta “vite arrugginita” cercando di sostituirla con altri oggetti metallici, più comodi, come era naturale che fosse.
Il primo pezzo di ferro che usò fu la lama d’un coltello da tasca, ma continuando ad essere insoddisfatto arrivò a quello che diventò il suo oggetto principale, la barra di acciaio metallico chiamata Rail Bar.
Suonando la chitarra da sdraiata, le dita hanno una inclinazione diversa rispetto al normale, diciamo esattamente perpendicolare alla corda. Questo fa sì che si debba pizzicare la corda con la “ciccia” del dito, e meno il dorso. La ciccia del dito fa risuonare la corda in modo più cupo e ovattato, per questo, dopo vari tentativi inventò dei ditali di ferro appuntiti dentro i quali alloggiano le dita per consentire di pizzicare le corde con la punta di ferro e così avere un suono più limpido e potente, essendo di ferro anche le corde.
Sviluppò quelli che chiamiamo comunemente Picks metallici.
Per ultima cosa, decise di “alzare” il capotasto di osso in cima al manico e spessorare per far sì che le corde davvero non toccassero più i tasti, in modo da evitare che il suono risultasse spiacevole.
A questo punto era tutto chiaro, non era più una chitarra, era una Lap Steel Guitar.
La Steel Guitar in America
Nel 1904 Joseph Kekuku inizia la sua carriera negli Stati Uniti, a San Francisco come musicista solista, solo lui e la sua Chitarra D’acciaio per poi confermarsi, dopo quattro anni nel 1908 con la sua band Kekuku’s Quintet facendo tour passando da costa a costa lungo tutto il paese.
Si esibivano principalmente in Vaudeville Theatres di grandi città, vecchi Saloon, Teatri per fenomeni da baraccone e locali da Burlesque.
Quegli spettacoli si diffusero così tanto da arrivare perfino nei teatri di Broadway, a New York City.
La musica hawaiiana iniziò ad essere apprezzata e riconosciuta dal pubblico tanto da spingere altri musicisti a suonare la “Spanish Steel Guitar“, cercando di prendere spunto dal modo di suonare di Joseph.
Verso gli inizi degli anni ‘30 gli spettacoli erano diventati itineranti e diverse compagnie teatrali musicali giravano di città in città con i loro attori, i costumi, gli strumenti, gli animali e tutta la scenografia che avrebbe composto lo show.
Veri e propri tendoni da circo, passando da una parte all’altra del paese, per una sera soltanto. Il giorno dopo sarebbe stato troppo tardi.
Fu proprio in una di quelle notti, nelle campagne dell’Ohio che un giovane Jerry Byrd sentì suonare per la prima volta quello strumento.
«Un mio amico poco più grande di me mi chiese : “Hey Jerry, andiamo?” e io risposi : “Mi piacerebbe andare, ma quanto costa?” Mi rispose “Un dollaro”. Ricordo bene quel particolare perché a quei tempi non avevo mai visto un dollaro tutto intero”. Raccimolai quello che avevo, e lui mi diede il resto per comprare il biglietto. Arrivai al tendone e prima che iniziasse lo show vidi sulla sinistra questo uomo, nella penombra di una luce sbiadita, seduto a suonare questo strumento di legno che sembrava una chitarra, ma la teneva sulle proprie ginocchia. Rimasi incantato da quella barra luccicante e da quel suono così paradisiaco. Quella notte la mia vita è cambiata per sempre».
Jerry Byrd è stato probabilmente la persona più influente e di maggior spicco nell’ambito della Steel Guitar.
È stata la persona che l’ha portata all’interno della musica popolare americana. La country music, suonando con artisti come Hank Williams, Dolly Parton, Patsy Cline, Red Foley ed Ernest Tubb.
Un vero e proprio pioniere di quello che diventò in seguito il marchio di fabbrica del sound americano.
Gli anni in cui Jerry da giovane vide quello spettacolo di musica hawaiiana coincidevano e precedevano di poco il momento in cui aziende come National, Rickenbacker e Gibson iniziavano ad aprire gli occhi verso gli “strumenti stesi”, amplificati e non, producendo le prime Lap Steel Guitars.
National, Gibson e Rickembacker
National prima di tutte ha segnato un confine nella definizione di Steel Guitar.
Questo nome non è mai esistito prima che l’azienda delle chitarre risonatori costruisse la Square Neck Steel Guitar nei primi del 1930.
Con la forma di una chitarra spagnola questo strumento è fatto interamente di metallo, corpo e manico sono un pezzo unico, con quest’ultimo dalle dimensioni quadrate e più alto di spessore per aver maggiore stabilità sulle ginocchia di chi lo suona, mentre al posto della buca di una chitarra spagnola, c’è un cono di ferro che diffonde il suono della cassa amplificando in maniera naturale il volume dello strumento.
La realizzazione delle National passavano anche dalle mani di Adolph Rickenbacker.
Celebre è la Fry Pan Steel Guitar, letteralmente in italiano “Padella da friggere” per via della sua forma.
Un suono totalmente nuovo stava arrivando nel mondo e passava attraverso quello che si chiama comunemente Horseshoe Pick Up.
Due lamine di ferro magnetizzato dentro le quasi passano le corde dello strumento trasmettendo il segnale dentro un amplificatore connesso da un cavo.
A Kalamazoo, Michigan l’azienda Gibson costruiva chitarre archtop e chitarre spagnole (in futuro chiamate Dreadnought) e conoscevano già il sistema di amplificazione a lama di ferro come il Charlie Christian pick up.
Nel corso degli anni ‘30 erano diversi i modelli di Steel in catalogo, tra cui la tanto amata Gibson EH 150 abbinata al proprio amplificatore chiamato con la stessa sigla.
Nel frattempo la seconda Guerra Mondiale era alle porte, e durante i “secondi” anni peggiori del 1900 venne cessata la produzione di strumenti musicali ed è davvero triste sapere che quasi tutte le chitarre National vennero ritirate e sciolte per fabbricare proiettili e altri attrezzi bellici per la seconda Guerra Mondiale.
Dal 1947 in poi il sound della steel guitar si diffuse a macchia d’olio in tutto il paese. Dalle campagne rurali fino alle città e alle scuole dove veniva insegnata a leggere la musica sul pentagramma facendo pratica con queste piccole chitarrine sulle ginocchia ai bambini dai 6 anni in su.
Dalla California, al Texas fino a Nashville e New York ci sono stati personaggi come Speedy west, Leon McAuliffe, Jerry Byrd, Kayton Roberts e Alvino Rey che hanno fatto della steel guitar il marchio di fabbrica della della Country Music e dello Swing, sviluppando il linguaggio, le sonorità e come detto in precedenza, creando una vera e propria identità.
Jerry Byrd ha sempre affermato : «La steel guitar è lo strumento più personale che esista al mondo, devi suonare come sei tu davvero!»
Mentre per gli strumenti più comuni come la chitarra, la batteria, il sax o il piano esiste un linguaggio omogeneo tra diversi musicisti, parlando della steel guitar questo è molto raro che possa accadere.
Non capita di sentire due Steel Guitar players suonare allo stesso modo.
Ognuno risponde alla musica in maniera diversa dall’altro e ognuno ha un suo linguaggio musicale, fatto di divisioni ritmiche, frasi, licks che lo contraddistinguono da chiunque altro. con un po’ di esercizio uditivo, sono sicuro che sareste in grado di riconoscere Buddy Emmons da Ralph Mooney dopo appena un giro di assolo, perché “parlano” diversamente!
Ognuno di questi musicisti ha messo testa, mani e cuore in un momento storico in cui la musica fluiva in ogni angolo e la gente correva il sabato pomeriggio in una sala da ballo per sentire suonare un’orchestra.
Nello stesso momento, qualcuno stava lavorando ad un altro strumento, la chitarra elettrica solid body, ma questa è un’altra storia.
Potevamo solamente goderci le chitarre d’acciaio e sentirle cantare dolcemente correndo sulle note di una melodia, o piangere insieme al walzer di una ballata.
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