‘Electric Honky Tonk’ nasce quando, ad un certo punto, avevo bisogno di sintetizzare tutto quello che ho vissuto in questo ultimo lungo periodo.
Ho sempre avuto ben in mente cosa volevo realmente per il mio progetto musicale, ma qualcosa – forse i tempi – non erano ancora del tutto maturi.
Tutto ha iniziato a prendere forma mentre passavo i miei giorni a girovagare per l’America, partendo da Nashville, Tennessee, passando per Austin, Texas fino a Los Angeles e Bakersfield, California.
Ho seguito una traccia che è cresciuta nella mia mente molto tempo indietro, così sono andato di persona a vedere i luoghi che da sempre mi hanno appassionato e dove la musica americana è cresciuta, si è evoluta ed è diventata così grande.
Man mano che i giorni passavano trovavo sempre di più l’ispirazione e la giusta vibrazione pensando al nuovo disco.
Un album che rappresenta l’anima della band bolognese Emir & His Band, composto da dieci tracce.
Tre brani originali e sette cover che amo definire “out of the box”. Canzoni che non sono salite in classifica, ma che ho scoperto ascoltando i miei artisti preferiti.
I diversi generi o stili che tocchiamo in questo disco vanno dal country degli anni ‘60, rock’n’roll, allo swing degli anni ‘40 e ‘50.
I brani hanno all’interno il sound di strumenti tipicamente usati negli anni 60 come il bass six, un basso a sei corde accordato un’ottava sotto la chitarra, strumento che ha caratterizzato il suono di Nashville negli anni ‘50 da Gray Martin e, allo stesso tempo usato, nella musica surf country californiana dalle band surf.
La steel guitar è presente nelle ballate e nel brano ‘Louisiana Boogie’ pubblicato da Merle Travis nella prima metà degli anni ‘40.
La Fender Telecaster risuona in diverse canzoni caratterizzando i fraseggi sullo stile di Roy Nichols e James Burton, chitarristi di Merle Haggard ed Elvis Presley.
Luca Pasotti ha utilizzato diversi bassi elettrici per alternare un sound più crudo o più ricco tra un brano e l’altro.
All’interno dell’album è presente anche un brano strumentale. Una sorta di dedica al primo grande autore che mi ha fatto avvicinare al mondo americano. La main song del film ‘Per un Pugno di Dollari’ scritta e composta da Ennio Morricone.
Ho voluto chiamarlo Electric Honky Tonk perché è il genere che suoniamo.
Un’unione di parole che racchiude l’essenza della Country Music Honky Tonk di Nashville con il sound californiano suonato a tutto volume dai Buckaroos e Merle Haggard, fatto di Fender Telecaster, basso elettrico e batteria sempre presente.
Un disco che racconta con certezza il nostro percorso musicale e che mostra alle orecchie di chi ci ascolta da dove veniamo e come vogliamo che sia rappresentato il nostro progetto live.
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