Un vero e proprio pezzo di storia è finito tra le mie mani, una Steel Guitar marcata Kalamazoo datata 1939 con pick up Charlie Christian.
Sul finire del vecchio secolo, tutti si spostarono nel mondo occidentale, nel Western World.
E così fece Orville Gibson, che spostandosi da New York, dove era nato, fondò la sua fabbrica a Kalamazoo, nello stato del Michigan.
La Gibson inc. è nata come azienda produttrice di mandolini fino al 1920, finché iniziò a costruire chitarre acustiche archtop negli anni ‘30 per poi cavalcare l’onda della musica che veniva dalle Hawaii aggiungendo al proprio catalogo le Lap Steel Guitars.
Negli anni ‘30 era l’unico strumento amplificato in circolazione perché disponeva di una barra metallica magnetizzata a ridosso del ponte, in grado di trasmettere il segnale delle corde attraverso un cavo, facendolo entrare in un cono magnetico, cosiddetto speaker.
Il catalogo Gibson era ricco di Lap Steel di prima fascia, costruite con ottimi legni e dalle forme innovative.
Uscivano con finiture in madreperla e binding in bachelite, con laccature sul corpo da farle risultare scintillanti e lucide, perfino la colorazione sunburst, che riprendeva l’imbrunire del cielo al tramonto e non sempre erano a buon mercato.
Dato che le fasce di prezzo erano piuttosto alte, si cercò un modo per realizzare strumenti più economici di “seconda” fascia e si decise di produrre gli stessi identici strumenti, ma con il marchio Kalamazoo, come il nome della città.
La KES è il modello di steel guitar che prende l’eredità della Gibson EH, il modello di punta dell’azienda rispecchiando esattamente ogni tipo di componente.
Cambia solo il colore, una finitura laccata marrone. Monta perfino lo stesso pick up, un Charlie Christian blade con le stesse specifiche del modello di punta.
Questa chitarra è arrivata a me durante il mio secondo viaggio negli States, e mi ha fatto compagnia dal mio secondo giorno, quando mi trovavo a Greenville, a sud di Albany, nello stato di New York.
Mi ha fatto compagnia per diversi concerti oltreoceano, dal New Hampshire al Vermont fino al Texas per finire a Nashville, Tennessee.
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